Archivio di September, 2013

Lupi: risposte a “L’Eco del Chisone”

Monday, September 30th, 2013

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In risposta alla lettera “Quanta fauna selvatica sopporta il territorio?” pubblicata su “L’Eco del Chisone” di mercoledì 18 Settembre, pag. 28, rubrica “Il dialogo”:

Oggetto: Vs. lettera su Eco del Chisone di Mercoledi 18 Settembre.

Stimatissimo Roberto Barbero vice presidente CIA Provinciale,vogliamo dirla tutta? La convivenza tra fauna selvatica ed attività umane è sostenibile e possibile. Il volere adeguarsi a posizioni di comodo non risolvono i problemi.

Ti ricordo che non è il primo bovino predato in Piemonte, perchè ricordo un caso analogo in Val Sangone.

Sino agli anni ’90 gli indennizzi ai pastori per i capi morti venivano dati per animali colpiti dai fulmini. Da allora non ci sono più stati fulmini, ma solo lupi!!

Anch’ io come hai fatto Tu, scusami il Tu ma è da parecchi anni che ci conosciamo, vorrei condividere con i lettori del Eco più di una riflessione.
Dal 20 a.c.il poeta macedone Fedro ha denunciato” l’arroganza “del lupo. Quindi da sempre sappiamo che il lupo si nutre e seleziona animali incustoditi, malati o carogne in abbandono.

E’ nell’esercizio delle sue funzioni essendo un predatore.

Dal 1984 il lupo è ritornato in Piemonte e sottolineo RITORNATO, proveniente dalle foreste Casentinesi ove attualmente vivono una ottantina di esemplari. Quanto testé enunciato è un dato scientifico perché son stati radiocollarati due esemplari e seguiti durante il loro percorso sino da noi con il satellite. Ti ricordo che prima del ritorno del Lupo in Piemonte, i contadini del Cuneese e della Val di Susa si lamentavano dei danni provocati dai cervi. Il lupo,ora, ha risolto questo problema però non potendo essere una preda da mettere in frigo e consumarsi a piacere dalla caccia è diventato un animale nocivo. I mufloni, specie non autoctona, ne hanno fatto le spese anche perché nel loro DNA, il lupo non era un animale da temere, e quindi erano frequentemente predati.Quindi è mai possibile che 2000 anni dopo siamo ancora a scoprire l’acqua calda? Dicesi predatore una specie animale che preda e seleziona.

L’impatto ambientale sul territorio ha svariate varianti. Le attività umane non prettamente agricole, quali motocross e fuori strada, la transumanza in quota di pollame infetto che ha distrutto i tetraonidi delle nostre montagne, il pascolo intensivo là dove il territorio, per la sua biodiversità, non può sopportare che la metà degli animali pascolanti.

Però tutto questo non viene mai denunciato, ma il colpevole è solo il lupo. Va detto inoltre che le stesse tecnologie che hanno permesso la fotografia di quel lupo che si accingeva a cibarsi della carogna di bovino è usata normalmente per verificare la presenza di persone indesiderate nelle proprietà private. La macchina emette un segnale e l’immagine ad un cellulare avvisando della presenza di animali, persone o cose indesiderate.

Ora mi sorgono spontanee alcune domande. Come mai la Regione ha stanziato 70.000 € per finanziare un progetto che ha lo scopo di censire le carogne che si presume siano attaccate da Lupi? Più precisamente direi canidi perché il randagismo è sempre più attivo. Branchi di cani abbandonati o dispersi scorrazzano per le nostre montagne, nella più totale noncuranza degli enti preposti. Ora, se noi, con i soldi dei piemontesi stanziati per fare l’inventario di cui sopra acquistassimo le apparecchiature usate per fotografare il lupo e le donassimo ai pastori, che hanno i danni più frequenti? Per i rimborsi elargiti con grandi ritardi si sta verificando uno strano fenomeno. I non pagati sono quelli che non hanno aderenze politiche con determinate linee regionali legati ad alcuni sindacati agricoli.
Per finire, chi nel parco Orsiera o tenuta Albergian compresa, usa i cani anti lupo e i recinti elettrificati ha visto diminuire sensibilmente il numero di predazioni. Solo chi si ostina a dire e fare che il problema si risolve solo ed esclusivamente sparando ai lupi per ucciderli continua però a pretendere i danni senza prendere alcuna prevenzione.

Concludo ricordando che uccidere il lupo è un reato e chi ne sollecita l’uccisione compie il reato di istigazione a delinquere. Incominciamo a fare rispettare le leggi vigenti e vedrai che il lupo si trasformerà da animale nocivo ad essere un predatore che ha una sua funzione ben chiara ed utile in natura.

Cordiali saluti Eros
associazione WWF Pinerolese / Val Varaita
il presidente
Accatino Cav. Francesco Eros

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In risposta all’articolo “Paesana: ancora lupi in alta quota” pubblicato su “L’Eco del Chisone” di mercoledì 25 Settembre:

Gentile sig.ra Sorbino,
la informo che l’animale fotografato l’Aprile scorso e apparso sulle pagine della STAMPA, della provincia di Cuneo, in frazione Garzini, sopra Paesana, non è un lupo ma bensì un randagio abbandonato da pastori locali. La fotografia in nostro possesso ,scattata tra le case della frazione, ingrandendo il fotogramma, si evidenzia che sia il muso sia la parte posteriore è tipica di un cane e non di un lupo. Qualsiasi veterinario esperto lo può confermare, quindi, come scritto sul Vs. articolo a firma di C.M., si riferisce allo stesso animale vuol dire che l’animale si è inselvatichito e ha acquisito le abitudini del Lupo. Predare per sfamarsi.

Questo dimostra che ogni avvenimento di predazione accada viene attribuito ai lupi e mai al randagismo, che al contrario è molto attivo sulle nostre montagne. In questo modo si crea solo allarmismo.

Prego il nostro socio Alessio di inviarle la foto in oggetto, in archivio sul nostro sito, in data 11 Aprile 2013. (https://www.wwfpinerolese.it/non-e-un-lupo.html)

Cordiali saluti
WWF Pinerolese / Val Varaita

A che serve gridare al lupo

Monday, September 30th, 2013

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30/6/2013 – Come distogliere l’attenzione dai problemi veri di un comparto in crisi.

Confagricoltura si unisce alla schiera dei lanciatori di “allarme lupo”. E arriva incredibilmente a paventare “situazioni di pericolo per i turisti in montagna”. Chi conosce la natura sa che si tratta di un’affermazione senza alcuna base reale: i lupi sanno bene che per sopravvivere devono tenersi ben alla larga dall’uomo. E così fanno. Per inciso, problemi per gli escursionisti possono nascere dalle prescrizioni dell’ultimo calendario venatorio, nel caso di interventi di braccata al cinghiale già dal primo giugno (animali feriti compresi) e di caccia aperta al sabato, alla domenica e per altri 3 giorni la settimana.

Dire che il lupo è una minaccia per i turisti ha come unico effetto quello di mettere a repentaglio la sopravvivenza economica degli ultimi allevatori e pastori che faticosamente cercano di mantenere un’attività in montagna. Il WWF, che quasi 20 anni fa per primo chiese che i pastori piemontesi fossero messi a conoscenza del ritorno del lupo sulle Alpi e delle contromisure da prendere, ricorda che questa specie è presente con circa 70 esemplari (censimento 2011) in tutto l’arco alpino del Piemonte, più una decina di esemplari in zona appenninica, e che tuttora vive in uno stato di equilibrio molto precario a causa dei frequentissimi fenomeni di bracconaggio e avvelenamento, e per gli investimenti con macchine e treni.

Non sono i lupi a mettere in ginocchio la pastorizia piemontese. In Sardegna non ci sono lupi e la situazione è ancora più tragica che in Piemonte. I danni alla pastorizia addebitati al lupo – anche se spesso si tratta di cani rinselvatichiti – costano meno di un decimo di quelli  causati dagli ungulati. Ma forse al lupo sono attribuite paradossalmente  altre colpe,  come quella di essere un predatore di ungulati (che arrecano danni ingenti all’agricoltura), e per questo motivo  un abile “concorrente”  da eliminare da parte dei cacciatori.

C’è quindi da chiedersi se tutto questo allarmismo su questa specie con forte potere evocativo non serva soltanto a sviare l’attenzione dai problemi reali. Per il WWF, non è da oggi che la montagna viene dimenticata.  Viene il sospetto che demonizzare il lupo serva in realtà a nascondere errori passati e presenti nelle politiche di sviluppo della montagna e di valorizzazione dei prodotti . Per il WWF, anziché lanciare periodicamente degli allarmi, sarebbe molto più utile che le Organizzazioni agricole chiedessero agli amministratori regionali delle politiche serie e lungimiranti per la montagna, anziché sperare – senza mai dichiararlo – che si riapra la caccia al lupo.

(da http://regionali.wwf.it/ )

Venite a trovarci da Eataly di Pinerolo il 28 settembre

Saturday, September 28th, 2013

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>> Clicca qui per il catalogo fotografico dei prodotti in avorio vegetale che puoi trovare presso i nostri banchetti! <<

DONNE, Sabato 28 settembre saremo presenti davanti ad Eataly di Pinerolo dalle ore 10.00 alle 19.00, tempo permettendo.

DONNE, se avete un regalino da acquistare, noi abbiamo gadget provenienti dall’Ecuador a prezzi irrisori. Le Vostre offerte permettono ai bambini della foresta di Otonga di recarsi a scuola.

DONNE, noi abbiamo l’Avorio Vegetale. Collane, Orecchini, Animaletti, Cinture, Anelli, Presepi, S.Rosari, Magliette, Spille, Adesivi ecc.

DONNE, se i vostri figli sono stati promossi, venite ed iscriveteli, per premio, al WWF Pinerolese e Val Varaita.

PAPA’, amate la vostra famiglia? Iscrivetela sabato al WWF da Eataly di Pinerolo.

SUOCERE, è il compleanno o onomastico di Vostra nuora? Venite a trovarci, con una modica offerta potrete regalare un oggetto prezioso. Nuore, fate come fanno le vostre suocere.

AMICI che amate la Natura; la nostra sede ha bisogno di volontari. Consultate il nostro sito www.wwfpineolese.it e vedrete le molteplici attività in cui siamo impegnati per proteggere le biodiversità che ci circondano.

DONNE, siete da sempre coloro che guidano il mondo. Proteggete i vostri cari con il WWF. I frutti del Vostro lavoro li raccoglieranno i Vostri figli e i Vostri nipoti!!

BAMBINI, tutti gli ultimi sabati del mese ci trovate a Pinerolo davanti a EATALY. Vi aspettiamo. C’è sempre un piccolo omaggio per Voi.

Il materiale offerto è “avorio vegetale”, un materiale naturale ricavato dalla palma Tagua, ed ha un valenza altamente eco solidale (vedi Progetto Otonga). Rilasciamo attestati di garanzia del materiale.

Ulteriori informazioni sull’avorio vegetale:
http://it.wikipedia.org/wiki/Avorio_vegetale

Da agosto sono disponibili presso il nostro banchetto anche le nuove magliette dedicate alle tigri di Pinerolo!

 

Programma della serata del 26 settembre a Cumiana

Wednesday, September 25th, 2013

17,30 Attivazione attrezzate per la proiezione
18,30 Presenza dal Sig. Sindaco Dott. Ettore Aielli
19,30 Cena
21,00 Inizio manifestazione.con apertura e presentazione WWF. Proiezione dei primi 17 minuti del filmato della RAI 3 “Geo&Geo”
21,30 Inizio concerto
22,00 Proiezione seconda parte documentario
22,30 Seconda parte concerto
23,15 Breve dibattito con eventuali domande
23,30 circa Termine della manifestazione

Visto il programma molto ricco, si inizierà alle 21 precise. Si raccomanda la puntualità, considerato anche il numero di posti a sedere.

Durante la serata si raccolgono offerte per il progetto “Riserva di Otonga” e il WWF omaggerà gli intervenuti con animali scolpiti nell’avorio vegetale, inviatici dal prof. Padre Onore per l’occasione, ed in sua assenza, per motivi di salute, ringrazia dell’affetto da parte dell’Amministrazione e dei cittadini di Cumiana.

L’Associazione WWF Pinerolese ringrazia.

Greenpeace alla Russia: rilasciate i nostri attivisti

Saturday, September 21st, 2013

Una trentina di attivisti di Greenpeace sono ancora in stato di fermo in Russia in seguito all’azione di 4 giorni fa contro la Prirazlomnaya, una piattaforma petrolifera della Gazprom nel mare di Barents.

I guardiacoste russi hanno anche sequestrato la Arctic sunrise, la nave da cui era partita l’azione contro lo sfruttamento petrolifero dell’Artico.

Siccome molti dei fermati risiedono in Australia, Greenpeace ha manifestato sotto al consolato russo di Sidney. David Ritter dirige Greenpeace Australia-Pacifico:

“È del tutto chiaro e deludente il fatto che il Console abbia perfino rifiutato di ricevere la lettera nella quale chiedevamo il rilascio dei nostri attivisti, consentendo a quelli che risiedono in Australia di tornare a casa, e il dissequestro della nostra nave”.

L’Arctic sunrise, battente bandiera olandese, si troverebbe ora nel porto russo di Murmansk.

Greenpeace si batte contro le prospezioni nell’Artico, un ecosistema che, secondo l’organizzazione ambientalista internazionale, è troppo fragile per sopportare le attività legate all’estrazione degli idrocarburi.

La piattaforma a cui gli ambientalisti hanno tentato di dare l’arrembaggio dovrebbe entrare in attività entro la fine dell’anno.

Fonte Euronews: http://it.euronews.com/2013/09/20/greenpeace-alla-russia-rilasciate-i-nostri-attivisti/