Oasi Dario e Laura Morelli / Bosco David Bertrand

Oasi a Moretta con ingresso in fraz. Madonna degli Orti  di Villafranca Piemonte

L’Oasi in oggetto è risultata essere il più grande rimboschimento eseguito nella pianura padana in questi ultimi 50 anni. Sono state messe a dimora circa 30.000 piante dal 2002 al 2012, per espressa volontà testamentaria della nostra socia Benemerita Laura Morelli. Il progetto è stato realizzato dagli alunni dall’ ist. Agrario Salesiano ” Don Bosco” di Lombriasco sotto la guida di Don Danilo Allasia e del prof. Silvio Marocco e finanziato dalla Regione Piemonte.

Planimetria catastale

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Cartografia CTR

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Mappa impianto con area forestale

mappa impianto con aree forestate-page-001

Bosco David Bertrand

 Galleria fotografica

Relazione tecnico illustrativa

La relazione presenta le valenze territoriali presenti nell’intorno, gli obiettivi progettuali e le modalità di conseguimento. A cura del Dott. Flavio Pollano, Agronomo paesaggista specialista in “parchi e giardini”.

La relazione è consultabile sia online, seguendo i collegamenti del menù sottostante, sia scaricabile nei formati:

Adobe Acrobat (PDF) relazione.pdf

Ulteriori informazioni

  1. Analisi storica, territoriale e paesaggistica
  2. Gli aspetti idraulici relativi all’asta fluviale
  3. L’area del bosco
  4. Le finalità e gli obiettivi del progetto
  5. Caratteristiche agronomiche, botaniche e vegetazionali
  6. Le strutture didattiche previste
  7. Modalità di accesso durante le fasi di impianto e visita
  8. Conclusioni

Pista Ciclabile Airasca – Villafranca Piemonte

La pista ciclabile è stata realizzata nel 2010 sul sedime della vecchia  ferrovia disabilitata negli anni ‘ 70 Airasca – Saluzzo – Cuneo, nel tratto da Airasca a Moretta. Il tratto Moretta – Saluzzo – Cuneo, è ancora armata per lo scorrimento di materiale rotabile, in riparazione presso le ex Officine Milanesio, di Moretta.

La lunghezza della pista è di 15,62 km, tra il sottopasso della SS23 e il ponte sul Po a Villafranca P., tutto il percorso è pianeggiante.
Il fondo su ex-sedime ferroviario è inghiaiato, tra Airasca e Cercenasco, e tra via Pignatelli ed il ponte sul Po di Villafranca, il resto è asfaltato.
Esso si svolge lontano dal traffico in un tratto della campagna del basso Pinerolese molto agreste. Non mancano imponenti installazioni di silos-mais,  esempi di allevamenti intensivi per lattifere o da carne o suinicolture. Si trovano anche rare e ben conservate risorgive naturali, con fresche oasi di sosta.
La carreggiata è larga circa tre m. E’ divisa in due corsie dalla segnaletica orizzontale ove asfaltata. E’ d’obbligo, comunque, di tenere la destra e di segnalare i sorpassi con delle sonore scampanellate.
Il fondo è sempre buono ed adatto anche a bici da città, mentre non è adatto alle bici “da corsa”, se non nel tratto asfaltato, e comunque è sconsigliabile percorrerla a causa delle alte velocità che si possono raggiungere con queste biciclette.
La pista è adatta anche ai bambini, per la facilità di percorrenza e per la sicurezza data dal divieto alla circolazione di ogni veicolo a motore.

In alcuni punti la pista attraversa strade a circolazione motoristica, essi sono segnalati da “panettoni” o da paline rosse, collocate sulla carreggiata. Sarà d’obbligo prestare la necessaria attenzione nell’attraversamento.
In tutti gli attraversamenti, occorre dare la precedenza ai veicoli che si incrociano, in quanto le strade non fanno parte della pista ciclabile.
Una viva attenzione occorre nel transitare alla rotonda di Scalenghe, soggetta ad un traffico consistente.
Un attraversamento trafficato è quello della circonvallazione di Vigone, dove si consiglia vigile attenzione.
L’incrocio ove occorre la MASSIMA ATTENZIONE è quello con la Strada Provinciale, nei pressi dell’ex casello di Ponte Pellice. Si consiglia di attraversare bici alla mano.
Negli altri attraversamenti, occorre la normale prudenza e attenzione che è dovuta nella circolazione ciclistica cittadina.

IMPORTANTE: note sul percorso

– Tratto Airasca – Scalenghe (Mappa 1 /10 e mappa 2 /10)

Dal piazzale stazione FFSS di Airasca, imboccare diritto via Stazione.
Percorrerla utilizzando la pista ciclopedonale urbana fino al suo termine, e proseguire fino in via Roma, e svoltarvi a DS.
Percorrerla fino a via G.Falcone, sulla SIN primo cartello segnaletico della Ciclopista e svoltarvi dirigendovi verso il cavalcavia della circonvallazione della SS23,  transitare nel sottopasso, percorrere un breve tratto asfaltato, e dopo 1,3 km di sterrato  incrociare strada frazionale e rudere di casello ferroviario e vista sulla chiesa di Pieve di Scalenghe .
Proseguire e dopo 0,9 km incrocio con str. Santa Maria, in fraz. Pieve.
Proseguire e dopo 0,8 km si raggiunge la vecchia stazione di Scalenghe.

– Tratto Scalenghe – Cercenasco (Mappa 3 / 10)

Ripartire dalla vecchia stazione di Scalenghe, ed incrociare dopo 0,150 km via Belmondo. Proseguire e dopo 0,3 km incrocio con via Pinerolo, dopo altri 0,7 km incrocio con una carrareccia. Proseguendo di altri1,7 km rotonda periferica di Cercenasco. Proseguire incrociando dopo 0,4 km. via XX Settembre. E dopo 0,1 km si arriva alla vecchia stazione di Cercenasco.

– Tratto Cercenasco – Vigone (Mappa 4 /10)

Ripartire dalla vecchia stazione e dopo 0,07 km si incrocia via Buriasco in loc. S.Rocco, a 0,5 km, transitare sul ponte del torrente Lemina. Dopo 0,6 km. incrocio con carrareccia e resti di un passaggio a livello.
Dopo 0,65 km. incrocio con via Vadopeloso, quindi dopo 0,5 km con via Pinerolo, e dopo altri 0,15 km. si arriva alla vecchia stazione di Vigone. Nei pressi bar, giardino ombreggiato con fontanella.

– Tratto Vigone – Villafranca (Mappa 5/10)

Dalla vecchia stazione di Vigone, ci si avvia e dopo 0,5 km si incrocia via S. Maria col vecchio rudere del Casello.
Si prosegue e fatti 0,3 km si incrocia la SP 129. Si prosegue nella campagna e dopo circa 1,3 km si incrocia str. Pratobocchiardo col vecchio Casello, animato da un custode volontario che vi accudisce un orto “per viandanti”. Oltre si stagliano a sin. della pista 12 giganteschi silos per lo stoccaggio del mais. Poco dopo sulla sin. c’è la bella risorgiva restaura “Delle Olle”, che offre una sosta rinfrescante. Proseguendo per 1,1 km si attraversa, appiedati, la SP Vigone Villafranca, col vecchio casello in rovina. A 0,5 km si transita sul ponte del Pellice. E dopo 0,8 km. si attraversa la str. dei Bussi, con un altro Casello in rovina. Si prosegue e fatti 1,2 km si attraversa una carrareccia e dopo 1,0 km si giunge alla vecchia stazione di Villafranca, ancora piacevolmente fiorita di aiuole.

– Tratto Stazione Villafranca SP per Faule (Mappa 6/10 e mappa 7/10)

Dalla vecchia stazione di Villafranca si prosegua per 0,150 km dove si incrocia via F.lli Pignatelli, la si prenda svoltando a SIN e dopo 0,3 km si giunge al bivio  con la strada per la fraz. Mottura che si stacca a SIN. Si prosegua diritto per quella che è ora la SP per Faule. A 2,2 km si arriverà alla curva sul Po, e dopo 0,8 km alle case della fraz. Cerutti ed alla Casa Morelli, col suo bel cancello di ferro battuto.

– Tratto Casa Morelli, Bosco D.Bertrand, Oasi D. e L. Morelli (Mappe 8/10 e 9 /10)

Dalla casa Morelli si prosegua per 0,3 km fino al cartello sulla DS, indicante “Bosco D.Bertrand”.
Scendere nella carrareccia e seguirla. A 0,5 km si arriverà ad un bellissimo doppio filare di gelsi antichi, dove a fianco di un ponticello si trova una palina col cartello direzionale per il bosco D.Bertrand. Di là del ponticello inizia l’Oasi D. e L. Morelli, che s’estende per decine di giornate di campagna, e già ospita 25.000 pianticelle del futuro bosco. Proseguite per 0,4 km, bici alla mano, e raggiungerete il folto del Bosco D.Bertrand.
Contornatelo in senso antiorario e transitando sulla sponda del Po, raggiungete l’argine della barbacana, nei pressi del capannino di servizio, posto sotto una grande farnia.
Il confine del Bosco e dell’Oasi è costituito dal fosso di scolo che si getta nel Po. Proseguite sull’argine e dopo 0,7 km raggiungete un monumentale rovere, ben visibile da lontano. Una sosta alla sua grande ombra vi ristorerà.
Proseguite il tragitto e dopo 0,3 km arrivate alla fine di questo tratto d’argine segnalato da un cartello direzionale del Bosco Bertrand. Svoltate a SIN su una carrareccia, in direzioni degli edifici del Podere Pignatelli, che raggiungete in 0,5 km. Seguite la carrareccia e contornando un primo capannone, poi un silo, poi il corpo della cascina, arrivate al bellissimo viale di tigli.
Percorrendolo fino al suo portale monumentale, vi troverete a 0,150 km dal rientrare sulla SP per Faule, che scorre a fianco della chiesa frazionale, su cui svetta lo snello campanile.
Instradatevi sulla SP svoltando a SIN, ed attraversando la frazione, in 1,0 km ritornerete a Casa Morelli.

Il ritorno ad Airasca si effettua ripercorrendo al contrario tutta la strada fatta fin qui.